venerdì 9 novembre 2012

Un minestrone nel cervello e nemmeno tanto bello!

"Non sapevo bene se la mia aspirazione fosse di scrivere libri,da grande,oppure di venderli,ma ai miei occhi il mondo non conteneva niente di più prezioso".
Memorie d'una ragazza perbene-Simone de Beauvoir


Oggi ho avuto un colloquio con un editore di un giornale del mio paese.Dal prossimo numero scriverò per una rubrica tutta mia e credo sarà di tipo filosofico-letterario.Questo mio "lavoro" non vedrà subito una retribuzione ma chissà,la speranza è sempre l'ultima a morire.C'è da dire che da qualche parte devo muovere i primi passi.
Il punto è che anche per una cosa così semplice mi sento sotto esame.Chi scrive è un pò come un attore il cui operato sarà sottoposto al giudizio di un vasto pubblico.Mi rendo conto di esagerare visto che io avrò a che fare con una semplice realtà locale,ma avendo il germe della troppa sensibilità,le mie paure un pò sono giustificate.
Mi chiedo quando mi scrollerò di dosso questo carattere stile "Piangi e preoccupati più per gli altri che per te stesso" ma in questo caso la speranza ha già avuto il suo funerale.
Speravo che la batosta sentimentale ricevuta ad aprile potesse scuotermi,aprirmi gli occhi e dotarmi di un paio di occhiali per vedere meglio la realtà.Nulla di quanto desideravo si è avverato.Sono arrivata al punto di affermare che forse la forza più grande sta nell'ammettere e nell'accettare le proprie fragilità.
Io ne avrei da vendere,infatti ho allestito una bancarella e tutto il malloppo inquieto della mia anima è esposto in bella mostra.Abbiamo:
-Il panico.Attacchi quotidiani che mi fanno pensare a quanta cazzo di gente c'è che non considera la normalità importante.Poi magari ti ritrovi a tremare come una foglia solo per andare a comprare una penna dalla cartoleria difronte casa e forse capisci che  la quotidianità è stupenda!
-La convinzione che il mio essere dal continuo divenire in cui si trovava,si sia arrestato.E quindi ora sono cristallizzata in un alternarsi di tristezza,sfiducia,malinconia.
-L'amore! Io vorrei proprio liberarmene.Esiste una persona che dopo mesi e mesi di calvario si guarda dentro e ci trova un sentimento non dico intatto ma ancora vivo e vegeto?Se la conoscete presentatemela.Potremmo sempre fondare il club dei masochisti impenitenti.
Detto o meglio scritto questo sto cercando lo stimolo o gli stimoli per far ripartire il motore di questa benedetta essenza che mi ritrovo.Che sia la scrittura?Proprio non lo so.Tentar non nuoce.

giovedì 20 settembre 2012

martedì 18 settembre 2012

Il Sogno

"Cosa vuoi fare da grande?"
"Scrivere"
"E allora scriverai!"
"Ma mamma è un sogno impossibile!"
"Ti ricordi quando eri piccola e mi chiedevi cosa fossero le stelle?Io ti rispondevo che erano i sogni della gente che volavano in cielo e lo rischiaravano di notte.Noi nasciamo perchè dobbiamo realizzare il nostro sogno.Non importa se durante la tua esistenza ti sembrerà di allontanarti da esso.Starai solo percorrendo una strada secondaria che comunque ti porterà lì:a riprenderti la tua stella,a farla brillare per te.Possono rubarti tutto.Ma se custodisci IL SOGNO,sarai ricca emotivamente.E se sarai ricca dentro,sarai viva".

domenica 22 luglio 2012

Previsioni metereologiche del mio essere

Tuona.Il cielo è un'immensa tavolozza macchiata di nuvole chiare e oscure.Ogni tanto un lampo fugace le conferisce una lucentezza improvvisa.Tuona.E sembra tanto il lavorio del mio cervello,nel quale i pensieri si ammassano e rumoreggiano,legati elettrostaticamente da una saudage sempre più marcata.La pioggia si fa desiderare e se potesse lavar via lo sporco triste che in me regna sovrano,la bramerei con più forza.Ulula feroce il vento,fredda voce che ad ogni soffio mi ricorda la mia solitudine.Sono fragile barca in balia della tempesta che mi sovrasta,che è dentro me.Vorrei descrivere paesaggi meno cupi,ma se il sole non splende da se,io non so come rivolgermi ad esso e implorarlo:"Per favore,rimani".D'altronde l'ho visto talmente poche volte che interagire con lui mi sembra un'impresa impossibile,atta a confermare la forza dell'abitudine che ti inchioda esattamente dove sei,anche se la tua condizione è la più becera della terra.Mi manca un'abbraccio,un bacio.Quelli della persona che amo.Ed è incredibile quante galassie di non so nemmeno cosa,possono fartelo sentire distante.Sembra di abitare su due pianeti differenti,anche se LUI una dimora fissa ce l'ha sempre,ed è il mio cuore.A volte l'amore che do mi ritorna indietro e mi fortifica.Altre volte il suo ritorno lascia una profonda cicatrice infetta di dolore.Che disinfettante si può usare?Ho provato quello dell'indifferenza e quello del rancore.E ancora quello dell'amor proprio.Ma servono a niente.Studiate una soluzione perchè così non si vive.Anzi della propria vita si ha voglia di farne una carta appallottolata da gettare nel bidone "FINE".

sabato 14 luglio 2012

Ci sarà la luce(o almeno lo spero)

È un ricadere nel baratro oscuro in cui ero precipitata e da cui credevo di essermi salvata con fatica e allo stesso tempo con tantissima forza di volontà.È bastato un' abbandono e puff credo di esserci scivolata nuovamente in quel burrone di nome PANICO e di cognome ANGOSCIA.Solo che i miei piedi non stanno toccando il fondo e quindi mi ritrovo ad un livello intermedio:riesco ad orientarmi con una debole luce di speranza,ma la serenità con cui affrontavo il quotidiano scorrere del tempo,è stata spazzata via.A confermare o meglio amplificare la caduta nell'infernale girone dantesco(credo che Dante avrebbe dovuto inventare il cerchio degli angosciati e dei panicati,senza il contrapasso ma come semplice esaltazione della condizione infernale di tutti noi "amici"del vuoto)è stato un messaggio.La terra ha tremato e mi ha inghiottita,ecco tutto.Sto avendo frequenti attacchi di panico.Bisogna tener conto che mi ero quasi dimenticata quali fossero le sensazioni del MOSTRO.Non voglio più stringere mani di alcuno.Al massimo sarà la mia mano destra a prendere la mia mano sinistra.Grossolana immagine scritta che sta ad indicare la mia non fiducia verso il mondo circostante e la necessità di farcela da sola.Perchè io il fondo non lo tocco più.Quanto è vero che mi chiamo Maria Girardi.

giovedì 10 maggio 2012

Una caramella cattiva

La lontananza produce crepe che non possono essere risanate facilmente.La lontananza distrugge tutto ciò che si era creato con fatica e felicità allo stesso tempo.
Il punto è che non voglio ancora crederci e alla "sua" confusione faccio seguire il "suo" ritorno.
Ritornare sui propri passi non dev'essere difficile a meno che il terreno non sia accidentato.E di questo ho paura.
Il punto è che lo amo.
"Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva.Colpevole di qualcosa d'indefinito."Fai bei sogni-Massimo Gramellini.
Ecco mi sento abbandonata eppure in me vive o meglio arde il sentimento.E amando per la prima volta mi chiedo:"Quando il mio cuore cesserà di battere per Lui?"Temo tanto di appartenere alla categorie di quelle persone per cui l'amore è una macchia d'inchiostro indelebile.
E temo anche di essere tornata al tempo delle illusioni.Vivere quotidianamente con il conflitto tra la razionalità e l'emozione che mi fa leggere un eventuale suo messaggio appunto con la stupidità di un'illusa.Interpretare ciò che non c'è.Inventarmi pacifiche storie a cui attingere nei momenti di peggiore sconforto in memoria di una felicità bastarda partorita semplicemente dalla mia mente e fugace come un battito d'ali.
Ho voglia di vedere nessuno.A volte si sfogarmi mi fa bene ma dopo il senso di vuoto ridiventa il padrone assoluto.
Mi fido di nessuno.Ho alzato nuovamente le barriere.Forse con qualche protezione in più.
Odio gli sguardi degli uomini che si posano sul mio corpo.Quei commenti compiacenti mi fanno ritornare allo schifo della mia infanzia.
Lui,invece, faceva l'amore anche con la mia anima.
Sarebbe bello poter essere trasparente.Invisibile.Un nulla.E poi in fondo un nulla mi sento...
I libri invece mi accettano.Non mi abbandonano.Le pagine aperte sono come un caldo abbraccio e in quelle stesse pagine ritrovo me stessa.
"Memorie di una ragazza perbene"sembra stato scritto per me..."L'inconfondibile leggerezza dell'essere" idem.
I libri parlano.Vorrei che il silenzio in cui mi sono rinchiusa,sia rotto solo e soltanto dalla loro voce.

giovedì 19 aprile 2012

Il cuore a Dresda

Ho freddo.Stesa nel mio letto con accanto il cuore che Lui mi ha regalato per San Valentino,i brividi mi percorrono il corpo.
Domani parte.Per sei mesi infiniti chilometri ci allontaneranno fisicamente.
"Sii positiva,ce la faremo...sarai sempre il mio cucciolo".Mi ripete.
E intanto sto tremando.E intanto oggi abbiamo fatto l'amore ma all'inizio non riuscivo a lasciarmi andare.
E intanto ho paura di perderlo perchè quando si ama tanto è normale temere ciò.
A 20 anni mi sono innamorata per la prima volta.Quel sentimento puro,vero,quel qualcosa che ti migliora.
In sette mesi passati insieme mi ha accettata per quella che sono,aiutandomi anche a mandare a monte quei miei atteggiamenti mentali che mi rovinavano l'esistenza.In poche parole mi sono sentita amata.
E continuerò a sentirmi tale. Tra di noi sorgerà un filo invisibile che da me arriverà a lui.Lungo questo filo correranno emozioni,affetto,tenerezza...tutti gli ingredienti della nostra storia.


Va amore e realizza i tuoi sogni.
Anche li per te sarò rifugio.
Continuerò ad essere la ragazza che, anche se non te lo dice,sogna davvero un futuro con te.
Non mi spaventano le parole sacrifici...condivisione...famiglia.
Va amore io sono con te.
Il mio cuore è a Dresda.